I Knicks affondano, la rimonta dei Celtics
Durante la maratone Nba del Martin Luther King Day, Brooklyn comprende che la situazione durante la partita non è facile senza Kevin Durant, con 6 partite finite entro la mezzanotte italiana. Esultano Cleveland, Boston, Charlotte, Washington e Clippers.
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La vittoria dei Clavaland Cavaliers
Cleveland è tornata rilevante. Senza LeBron. I Cavaliers vincono per la quinta volta consecutiva, battendo i Nets. Brooklyn cade senza Durant. Cavs senza Rondo, per via di un problema muscolare. Cleveland a metà gara con una stoppata di Mobley sulla via per l’intervallo. Ma i Nets si riportano avanti con Irving. Finale in volata, concitato. Markkanen segna una tripla cruciale sul 105 pari e una palla persa del Barba si trasforma in una schiacciata di Okoro. Cleveland con il suo quintettone vecchia scuola, con 3 lunghi in campo, e Garland scatenato da realizzare ha l’ultima parola. Gavs da playoff.
Boston inizia male, ma poi si riprende e trionfa contro New Orleans
Boston gioca male. Ma nonostante questo riesce ugualmente a vincere contro New Orleans. Non è stata una passeggiata per i Celtics, malgrado gli evidenti limiti degli avversari, che lontano dalla Big Easy non vincono praticamente mai. Un attacco a metà, campo spesso incartato e senza energia, troppi isolamenti di Tatum e Brown, e in genera, brutte spaziature. Boston ha vinto grazie ad un secondo tempo più coerente e lucido, specilamente nella metà campo difensiva.
New York discontinua e senza carattere
La prestazione maestosa di Miles Bridges simboleggia il dominio degli Hornets al Madison Square Garden. Un dominio totale quello sui New York Knicks, ridimensionato solo nel punteggio finale, che ha certificato una performance di squadra estremamente convincente, malgrado l’assenza di LaMelo Ball. Charlotte con più energia, qualità nelle esecuzioni e fluidità nell’attacco. Eccellenti Bridges e Terry Rozier. New York è stata discontinua, prevedibile e senza carattere. Vorresti promuovere il tuo agriturismo su google? Ecco come fare.
Washington caratterizzata da un agguerrito Harrel
Washington batte Philadelphia alla Capital One Arena e lo fa con tanti meriti tecnici. Il tutto attraverso un basket condiviso e ben eseguito. I Wizards, guidati dall’ ex Olimpia Joseph Blair in panchina, hanno mandato 7 giocatori in doppia cifra con 25 assist di squadra su 42 canestri segnati. Kuzma e Beal estremamente efficaci e qualitativi nelle letture. Ma chi ha dato più corpo e sostanza a Washington è stato Harrel, che ha lottato commettendo anche qualche errore.
Jackson e la vittoria dei Clippers
I Clippers ritrovano il successo contro i Pacers. Los Angeles sta lottando per evitare il Play-in, e non sarà facile senza Leonard e con George ancora fuori. I californiani esultano per la grande partita di Batum. Indy ha un lampo di orgoglio, con un eccellente Durante dalla panchina. Jackson sfodera una schiacciata spettacolare, ed un’altra ancora decisiva che permette ai Clippers di segnare il massimo dei punti stagionali, addirittura 139.