Il giovane danese, acquistato in gennaio per 4 milioni, è il primo calciatore professionista ad aver vinto la eChampions League

Una doppia carriera. Non priva di problemi. Oliver Provstgaard è l’oggetto misterioso dell’ultimo mercato invernale della Lazio. Pagato circa 4 milioni di euro, è il capitano della nazionale danese U21, ed era, fino al suo passaggio a Roma, anche il capitano del Vejle.

Nel 2021, quando aveva appena 17 anni, si è infortunato a un ginocchio. Rottura del legamento crociato, un anno di stop. La carriera da calciatore era in dubbio, lui si è concentrato anche su quella da gamer. Arrivando in cima al mondo.

DALL’INFORTUNIO ALLA RINASCITA

“Stavo per raggiungere la prima squadra quando mi sono fatto male,” ha spiegato Provstgaard in un’intervista, “ma quell’infortunio mi ha insegnato molto sulla preparazione fisica, conoscenze che mi accompagneranno per tutta la carriera. Soprattutto, mi ha fortificato mentalmente: oggi so affrontare le difficoltà molto meglio e gestisco la pressione del professionismo con più maturità.”

Già prima di arrivare a Roma Provstgaard indossava la maglia della Lazio. Lo faceva mentre giocava ai videogiochi. “È stato merito di mio padre,” ha rivelato il giovane. “Era un tifoso biancoceleste e conservava nell’armadio una maglia che mi affascinava particolarmente. Era della Lazio di qualche anno prima del secondo scudetto. Indossarla mi dava sempre una sensazione speciale.”

IL TRIONFO NEGLI ESPORTS

Anche l’altra carriera di Provstgaard è andata a gonfie vele: il danese è infatti il primo calciatore professionista della Serie A ad aver vinto una competizione internazionale di Fifa. L’attuale giocatore della Lazio usava il nickname “OliverPN”, ha trionfato nella eChampions League nel 2021, dimostrando quindi di avere grandi abilità anche nel mondo degli eSports.

“Ripensandoci ora, sembra quasi surreale,” ha commentato Provstgaard. “Sono arrivato ai massimi livelli, ho conquistato uno dei tornei più prestigiosi e poi ho cambiato strada. A volte mi chiedo se non sia stato irrispettoso verso quel mondo.”

DAL LOCKDOWN ALLA GLORIA VIRTUALE

Vinse il torneo da sfavorito, sorprendendo tutti. “L’infortunio e la pandemia mi hanno dato tantissimo tempo per allenarmi nel gaming,” ha raccontato. “Ho iniziato con piccoli tornei durante il lockdown, ma presto ho capito che potevo competere con i migliori. La mia classifica mi ha permesso di qualificarmi per la eChampions League. Dopo aver superato le qualificazioni, mi sono ritrovato tra i primi 32 al mondo, un risultato incredibile. Non pensavo di arrivare così lontano, ma l’adrenalina era travolgente e ho continuato a spingere.”

Il compenso per la vittoria del torneo lo ha diviso con il migliore amico, contro il quale aveva giocato molto spesso e che di fatto è stato il suo allenatore. “Ironicamente, contro di lui perdevo quasi sempre,” ha ammesso sorridendo, “ma è stato fondamentale per i miei successi. Mi ha fatto crescere come giocatore virtuale.”

Il percorso di Provstgaard è tanto singolare quanto lo sono alcuni dei campi da calcio più insoliti del pianeta, dove le condizioni estreme e le location spettacolari rendono questo sport ancora più affascinante.

LA SFIDA CON LA MAGLIA BIANCOCELESTE

Ora tocca all’altra carriera. Quella con la Lazio. Con Sarri lavorerà fin dal primo giorno di ritiro (14 luglio) per migliorare tatticamente. Il tecnico toscano è noto per la sua meticolosità e per come riesce a far crescere i giovani talenti inserendoli gradualmente nei suoi schemi.

La storia di Provstgaard rappresenta perfettamente l’evoluzione del calcio moderno, dove competenze digitali e atletiche si fondono creando profili sempre più completi. Gli appassionati di gaming e scommesse sportive seguono con interesse questi incroci tra mondo reale e virtuale, come testimoniato dalle community di 1Red, dove gli utenti discutono regolarmente dei talenti che emergono sia sul campo che nelle competizioni di eSports.

UN FUTURO DA SCRIVERE

E chissà che a breve il valore di Provstgaard nei videogiochi non aumenti proprio grazie alle sue prestazioni con la Lazio. Un circolo virtuoso che potrebbe renderlo un pioniere di questa nuova generazione di atleti, capaci di eccellere in entrambi i mondi.

Per la Lazio, l’investimento di 4 milioni rappresenta una scommessa sul potenziale di questo ragazzo che ha dimostrato di avere non solo piedi buoni, ma anche una mente brillante e una determinazione fuori dal comune.

I tifosi biancocelesti attendono con curiosità di vederlo all’opera all’Olimpico, per capire se la sua intelligenza tattica dimostrata nei videogiochi potrà tradursi in prestazioni di livello anche sul campo reale. La doppia carriera di Provstgaard continua, con la speranza che entrambi i percorsi possano regalargli soddisfazioni.

Di Admin

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